L'uomo che ha inventato il futuro - Jay Elliott
Un racconto molto interessante, soprattutto un esempio di come la passione possa guidare nelle scelte
aziendali aldilà di ogni analisi statistica ed economica.
Perché la passione è contagiosa.
Per chi può essere questa lettura biografica su Steve Jobs? Per chi è grande fan e quindi già conoscitore dei diversi libri
disponibili sulla vita di Steve Jobs ma vuole saperne ancora e non è interessato alle pulci alla sua vita privata; per quelli
che invece si avvicinano per la prima volta al mondo Apple ed al suo idatore e fondatore.
L'autore ripercorre le tappe di questa persona, che io considero straordinaria con tutti i pregi e difetti dell'essere umano, quale ex vicepresidente esecutivo della Apple: Elliott è stato responsabile operativo
generale e direttore della pianificazione aziendale, alle dirette
dipendenze di Steve Jobs, e come lui stesso si e’ dichiarato: “Il suo
braccio destro” o meglio “Il suo braccio sinistro” (visto che Steve
Jobs e’ mancino).
C'è chi lo definisce un genio, chi un tiranno, chi un leader carismatico. Ma più
spesso Steve Jobs è stato descritto come un mago: per
gli ammiratori è il creatore di "indispensabili aggeggi tecnologici" mai visti prima;
per i critici, un odioso prestigiatore che tira sempre fuori dal cilindro la
sua nuova sorpresa. Più che altro un visionario, perché un visionario è sempre una persona che pensa
diversamente e che, dunque, suscita reazioni contrastanti. Amore o odio all'ennesima potenza.
Quando per un
imprenditore la sua azienda non è solo lavoro ma anche arte da curare in ogni più piccolo dettaglio, quando crede nella sua arte e trascina tutti
a crederci e realizzarla, allora non è più solo un imprenditore ma un leader carismatico che
conduce tutti a fare qualcosa di grande: la costruzione del futuro.
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