Scritto nel 1989 da Luis Sepulveda, ĆØ un romanzo breve ambientato in Sudamerica nella foresta amazzonica ecuadoriana.
Protagonista è il vecchio Antonio José Bolìvar, che vive ai margini della foresta con tutto il sapere accumulato negli anni, portando con se i ricordi di quando era un inesperto colono bianco alle prese con le sue incapacità e le sue insicurezze, il ricordo della moglie attraverso una foto sbiadita, la grande conoscenza passatagli dagli indios Shuar, un incontro casuale che gli ha cambiato la vita e gli ha permesso di sopravvivere all'ambiente in cui vive.
La particolaritĆ di Antonio JosĆØ ĆØ che appunto ama leggere romanzi "che parlavano d’amore con parole cosƬ belle che a volte gli facevano
dimenticare la barbarie umana"; ama leggerli e rileggerli, pensarli e porsi domande, fantastico a tal proposito il suo dialogo fatto di perplessitĆ sull'esistenza di Venezia e le sue vie d'acqua o sul "bacio d'ardore".
L'avevo giĆ letto parecchio tempo fa, ma l'ho riletto molto volentieri, mi ĆØ piaciuto di nuovo, ĆØ delicato, toccante, poetico.
3 commenti:
...dev'essere molto bello....penso che lo leggero' ..grazie del consiglio !!..=) Rosi
Condivido il tuo giudizio anch'io ho letto questo libro un pò di anni fa e ricordo che mi era piaciuto moltissimo...un abbraccio Faby
Bello bello bellissimo CosƬ bello che quando lo lessi ,dopo averlo preso in prestito da un'amica, andai di corsa a comprare la MIA copia. Splendido e godibile ogni vola che si riprende in mano. Rosanna
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